’ARCHITETTURA DELLE OMBRE E DELLE LUCI
Una ricerca linguistica dal sapore filologico, di recupero ponderato dei materiali e del loro contesto di utilizzo. Una visione sobria e concreta dell’architettura; linee pulite e razionali, digressioni linguistiche contenute, comunque raffinate ed emozionali, che ne divengono segni di riconoscibilità; il puro dato estetico (venustas) subordinato a quell’idea di utilitas che nella concezione classica vitruviana del costruire fonde l’edificio con l’ambiente esterno e impone all’architetto (che è primariamente un tecnico-realizzatore) la ricerca di imprescindibili rispondenze tra le parti. Nell’ultimo lavoro, due unità abitative singole realizzate nella prima periferia di Lonigo, comune del Vicentino, l’intervento artistico è evidente eppure mai prepotentemente imposto. Il monocromo candore degli esterni, alternanza ritmica di pieni e vuoti, luci e ombre, aggetti e rientranze, alleggerisce le masse (ora svelandole, ora nascondendole) attraverso veloci punti di fuga e le pone in dialogo costante tra loro e inserendole senza invasività nello spazio.